HAJIMARI.
History
Belleville, France 1973
Un terremoto di magnitudo 9.3 provocò l’esplosione della centrale nucleare di Belleville.
Successivamente un gruppo di trenta giovani si ritrovò racchiuso in uno spazio buio sotterraneo;
si trattava di un bunker, creatosi in seguito alla catastrofe.
Con il passare dei giorni, i ragazzi si resero conto di non percepire il bisogno di mangiare, bere o esporsi alla luce del sole; tutto ciò a causa dalla presenza di radiazioni che il terreno aveva assorbito e trasmesso ai “prigionieri”.
Notando lo svolgersi dei fatti, il gruppo si accorse di essere accomunato da un elemento quasi sovrannaturale, ovvero di essere stati gli unici esseri viventi sopravvissuti all’esplosione.
Un effetto “collaterale” era appunto l’essere capaci di teletrasportarsi da un luogo ad un altro con l’uso del pensiero.
Con il tempo, i trenta impararono a controllare i poteri, iniziando persino a dare vita a entità estrenee e sovrannaturali.
Decisero così di identificare il gruppo come “Hajimari”, ovvero “inizio”; nel loro caso, dare vita alla loro nuova, piccola Belleville.
Un giorno, però, uno dei ragazzi portò con sé all’interno di ciò che era ormai diventato il loro rifugio, un “nemico” non aspettato.
Si trattava di un suo amico, che si scoprì avere in mente altre idee.