Sandra Santoni

IL COFANETTO DEL RICICLO

Creo gioielli da materiale di riciclo, con un forte messaggio di sostenibilità.

Recupero materiale dalla vita di tutti i giorni e ne faccio oggetti di bellezza, per chi cerca un valore nelle cose.
Un valore etico, evocativo ed emozionale in una parola di sostanza.

Oggetti nuovi da oggetti del passato o dismessi e per questo gioielli con una storia fatta di quotidianità e a volte di affetti.

Gioielli colorati e a tratti sbarazzini, del tutto inaspettati, per chi ricerca lo stupore e stupire.

Sono un'Operatrice del proprio ingegno e INVENTO gioielli leggeri, ma carichi di significato.

Scorri le foto nei Social per vedere le creazioni e visita la vetrina #ilcofanettodelriciclo di Instagram

SANDRA SANTONI

IL COFANETTO DEL RICICLO

I make highly sustainable jewellery with recycled material.

I recover objects of everyday life and create something beautiful, for people who look for valuable things.
Things with an ethical, evocative, emotional value.

I create new objects with old or disused ones, that’s why my jewellery has its story, made of life and feelings.

The jewellery is colorful, happy-go-lucky, unexpected, for people who look for amazement and aim to amaze.

As a craftsperson, I create pieces of jewellery that are light but full of meaning.

Visit my Instagram account @ilcofanettodelriciclo and  look for my hashtag #ilcofanettodelriciclo through social media to see my creations.
For international shopping visit my partner online store Artefizio.

Tradotto da @noemiland, blogger e aspirante smm.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA'

Per OPERATORI del PROPRIO INGEGNO (art. 47 D.P.R. 28/12/20 n. 445)

Ai sensi degli art. 46 - 47 e 76 del D.P.R. 28 Dicembre 2000, n. 445,

DICHIARO

1) Che non sussistono nei miei confronti le cause di divieto, decadenza o sospensione di cui all'allegato 1 del D.L. 8 agosto 1994 n. 490;

2) Di non aver riportato condanne o di avere procedimenti in corso che non consentono l'esercizio di attività o mestiere;

3) Di vendere oggetti di mia creazione, intesi come opera dell’ingegno senza necessità di:
- Autorizzazione amministrativa ai sensi dell’art. 4 comma 2 lett. h del D.lgs 114/98;
- Iscrizione all’albo artigiani in quanto non rientrante tra le attività elencate nell’allegato al D.P.R. 25 maggio 2001, n. 288, per tipologia o in quanto creazioni originali rispetto ad opere dello stesso genere, di tipo artigianale;
- Tesserino da Hobbista, in quanto non esercito la vendita, permuta, proposta esposizione , in modo saltuario e occasionale di oggettistica nuova e comune di modico valore o rientrante nel settore merceologico dell'usato e/o dell'antiquariato minore;

4) Che ogni attività di vendita/scambio non viene fatta nell'ambito dell'esercizio di un'attività d'impresa;

5) Di non essere soggetta alle norme di cui alla L.3l/0l/1998 n. 114 e s.m.i perché l'attività svolta è di tipo occasionale e saltuario, non rivestendo il carattere della ricorrenza e della continuità e non costituendo fonte normale di guadagno, come indicato nella circolare n.334 del 08/04/1994 del Ministero dell' Industria e Artigianato;

6) Che l'attività in questione non rientra nell'applicazione dell'IVA ai sensi del D.P.R. 633172, e che risulta esonerata dall'obbligo di rilascio della ricevuta fiscale di cui all'art. 12 comma i Legge 30/12/l99l n. 473.

7) Di ricadere nei casi di esclusione previsti all'articolo 53 comma 6lett. b del D. Lgs. 16512001 per i lavoratori del pubblico impiego;

Richiamando i contenuti esplicitati nella Risoluzione MISE n. 224879 del 5 novembre 2015 al fine di chiarire l'appartenenza “all'ingegno" di quanto prodotto e di fornire quindi gli elementi agli Organi a cui è riservata la competenza valutativa

CHIARISCO CHE

Le creazioni vengono da me prodotte in prima persona e per caratteristiche intrinseche non possono essere classificabili in modo netto come opere d'arte, in quanto non hanno funzioni primariamente artistiche/estetiche, da ricondurmi alla figura dell'artista, ma più funzionali. Basandosi inoltre sul concetto del riciclo, e quindi sulla disponibilità variabile della materia prima difficilmente replicabili in serie, come avviene invece per gli artigiani.

Quando si parla di opere dell'ingegno entra in gioco I'art. 2575 del CC che cita : "formano oggetto del diritto di autore le opere dell'ingegno di carattere creativo che appartengono alle scienze, alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro e alla cinematografia qualunque ne sia il modo o la forma di espressione" oltre la legge n. 633/1941.
Da ricerche fatte si ritiene di poter rientrare nelle arti figurative, tra cui rientrano anche le arti plastiche, in quanto le creazioni sono frutto di modellazione, taglio di plastica e altri materiali, oltre la pittura a mano degli stessi in alcuni casi, alla ricerca di soluzioni creative.

Vista la Sentenza n. 5089 del2004 in cui ad avviso della Corte di Cassazione "la sussistenza di un atto creativo, seppur minimo, suscettibile di estrinsecazione nel mondo esteriore; con la conseguenza che la creatività non può essere esclusa soltanto perché l'opera consista in idee e nozioni semplici, comprese nel patrimonio intellettuale di persone aventi esperienza nella materia".
Si considera che l'atto d'ingegno, per i gioielli da me prodotti, si manifesti principalmente nel trovare soluzioni che siano esteticamente gradevoli, per trasformare il materiale ricavato da un oggetto dismesso, in uno con una nuova funzione, per cui il prodotto che ne deriva, non è frutto di un semplice montaggio/assemblaggio, ma di una intuizione creativa.

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