"Non puoi amare se non ti permetti di soffrire."

Protagoniste di questo memoir sono le due povere gatte, compagne di vita dell'autrice, che le fecero conoscere un mondo nuovo e affascinante, fatto di giochi e piccoli riti quotidiani. Narrando la loro storia Elena parla dell'affetto che la legava a Nanà e Muschy e di come l'hanno arricchita in modi sorprendenti.

Tutti gli amici a quattro zampe hanno però una vita più breve della nostra e quando dobbiamo dirgli addio contano l'affetto e i ricordi, perché non sono soltanto animali domestici o oggetti sostituibili e alla loro morte si vive un lutto vero e proprio.

In quest'intima confessione d'amore fatta di coccole e graffi, scoperte e dubbi, curiosità e paure, gioie e rimpianti, crescita e colpe, i ricordi si mischiano alle emozioni e al senso di colpa e si conclude in uno strumento catartico.