Il bello delle donne è che hanno paura,ma alla fine hanno il coraggio di fare tutto!

Ciao sono Marzia

Ho 30 anni e sono mamma di una bimba di 19 mesi.
5 anni fa ho deciso di iniziare a condividere la mia vita nei social, amo la moda, lo shopping, la cura del corpo e qualsiasi cosa riguardi salute e benessere, decido quindi di iniziare questa nuova avventura su Instagram (il social più amato) condivido così le mie giornate i miei outfit e piano piano il mio profilo cresce, arrivano le prime collaborazioni tanto attese, ma nonostante io crescessi molto e avessi collaborazioni, nulla mi ha portato ad un vero guadagno, quindi oltre a questo lavoravo nella gelateria di famiglia, nel frattempo decido di fare un corso di Microblading e come inizio a lavorare, rimango incinta, le cose si complicano e a 27 settimane rompo le membrane nel bagno di casa, così passo ben 5 settimane ricoverata in un letto di un ospedale per riuscire a portare il più avanti possibile la mia gravidanza, ma a 32 settimane la mia bimba decide che era ora di venire al mondo e così il 5/10/2019 divento mamma di Crystel nata da parto prematuro. Ci facciamo 3 settimane di terapia intensiva neonatale e quando usciamo da lì decido di dedicarmi a lei h24 quindi decido di lasciar perdere tutto anche il lavoro che avevo appena iniziato. Crystel cresce bene, la prematurità non ha lasciato nessun segno ed io arrivata ai suoi 18 mesi mi sentivo una nullità, non stavo più bene nella situazione in cui eravamo, il fatto di non poter mantenere mia figlia,di dover chiedere sempre tutto al mio compagno mi dava fastidio, così inizialmente decido di optare per un negozio d’abbigliamento per bambini online, perché comunque volevo e voglio continuare a crescere io mia figlia e poter stare con lei h24, mi rendo conto delle troppe spese e sinceramente non avevo tutti quei soldi da investire, così decido di lasciar perdere, in quei giorni mi arriva un’altra proposta, che ora è il mio lavoro.
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Info business

Brand influencer

Cercavo qualcosa che mi dasse l’opportunità di poter continuare a crescere mia figlia stando accanto a lei h24, cercavo già qualcosa da poter svolgere online, però arrivando da una mentalità di lavoro ordinario mi ero buttata su un negozio d’abbigliamento per bambini online, non avevo così tanti soldi da investire e quindi in quei giorni vengo a conoscenza di quest’azienda americana multibrand che cercava dei collaboratori online, non conoscevo molto il network marketing, in realtà non l’ho mai voluto conoscere, questa volta mi sono detta “dirò di no solo dopo essermi data l’opportunità di poter scegliere realmente, dopo aver visto di cosa si tratta” così è stato ma non ho detto no alla fine....perché mi si è aperto un mondo che io ignoravo!!!
Alla fine mi sono detta prova, non hai nulla da perdere!!
Nonostante avessi già in mano un bel profilo, sono comunque partita da zero non conoscendo nulla di questo lavoro, ma grazie alla formazione, alla costanza e determinazione ci sono riuscita!! Grazie a questo lavoro ho migliorato la qualità della mia vita, economica, mentale e fisica.
E ora aiuto altre donne a fare lo stesso!!!

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Mamme di guerrieri

Il nostro percorso in TIN

Tutto inizia con le beta positive, avevo già dei problemi miei delle mutazioni genetiche del sangue che mi avevano portato dei problemi anni prima, una trombosi cerebrale,quindi la mia gravidanza inizia con mille visite, esami e farmaci da assumere.
Ero seguita nel reparto gravidanze a rischio dell’ospedale ostetrico ginecologico Sant’Anna di Torino, una mattina vado a fare una visita ero di 26 settimane gli racconto alcune cose che mi erano capitate in quella settimana, avevo avuto dei dolori e delle perdite, ma non essendoci sangue non mi ero preoccupata, alla visita si accorgono che la cervice si era accorciata e decidono di mettermi il pessario e riposo assoluto per un mese, torno a casa ma dopo una settimana rompo le membrane, in ambulanza raggiungo l’ospedale e per fortuna c’è ancora una sacca di liquido e la mia bimba sta bene.
Dopo varie visite mi dicono che non potrò più tornare a casa fino al parto che loro non indurranno fino alle 34/35 settimane, la perdita è troppo grande e c’è un elevato rischio di infezione, mi terranno sotto antibiotici, mi faranno esami tutti i giorni, ecografie una volta a settimana per vedere che la mia bimba non vada in sofferenza fetale, così rimango a letto in quell’ospedale per ben 5 settimane. Un bel giorno a 32 settimane la mia bimba decide che era ora di venire al mondo, nasce ed io potrò vederla solo tramite una foto che ha scattato il suo papà prima che la portassero in TIN.
La vedrò per la prima volta dopo due ore dal parto, mi ricordo quanto ignara fossi di ciò che mi aspettava, ricordo come fosse ieri la realtà opposta che iniziai a scoprire varcando quel corridoio nella mia sedia a rotelle passavo da un reparto pieno di gente che andava a fare visita alle neo-mamme con i loro bimbi tra le braccia, ad un corridoio vuoto silenzioso con al fondo una porta blindata, per entrare si doveva suonare il campanello e dire il proprio nome, entrati lì dentro ricordo quell’odore strano, quel silenzio disturbato dai bit dei monitor dov’erano collegati i piedini e le manine di quei piccoli guerrieri, il corridoio lungo con una luce soffusa e i genitori davanti alle cullette e incubatrici dei loro bambini, la realtà la consapevolezza di ciò che era accaduto, di ciò che stava accadendo mi è arrivata dritta in faccia, mi affaccio in una stanza in fondo al corridoio, lì sotto quella coperta dentro quella scatola di plastica c’era la mia bambina, la vidi per la prima volta e mi crollò il mondo addosso, mi ricordo che la dottoressa parlava ed io ero persa nella mia mente, volevo solo piangere, mi sentivo così inutile, il mio corpo non era stato capace di portare a termine il suo compito ero una madre mancata, la mia pancia era stata sostituita da quella scatola di plastica, non era stata in grado di tenere e proteggere fino all’ultimo la mia bambina, lei ora era lì tra la vita e la morte, la salita era ripida, faticosa e mi era stato detto che si poteva cadere da un momento all’altro, non sapevamo cosa avrebbe portato la sua prematurità, quanto ci avrebbe messo per affrontare tutta quella salita, il mio corpo l’aveva messa di fronte a una lotta una lotta per la vita, così piccola, così indifesa, ma lei è stata la guerriera che ancora oggi dimostra di essere, lei ha lottato e la sua salita l’ha fatta tutta facendo solo progressi non tornando mai indietro, dopo 3 settimane abbiamo varcato quella porta insieme e siamo tornati tutti a casa.

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Amati

Il mio stile di vita sano

Ho imparato a prendermi cura di me e questa nuova me mi piace molto!!
Mi piace mangiare, ma ora ho imparato a mangiare sano, non rinuncio a niente...
Quando sto bene mi sento più bella e emano un’energia positiva che riesco a trasmettere anche a chi mi circonda.
Ho imparato ad amarmi, accettarmi ad avere stima in me stessa e a piacermi,
Amo poter aiutare le persone a star meglio, sia dal punto di vista fisico che mentale, mi gratifica molto poterle aiutare, mi fa sentire utile e mi riempie di entusiasmo!!
Grazie al mio lavoro ogni giorno ci sono persone che si affidano a me, le fornisco soluzioni, le aiuto a tornare in forma, insegno loro a mangiare bene ed insegno loro a condurre uno stile di vita sano che è alla base di una vita felice e serena. Con un’integrazione di prodotti 100% naturali è possibile ottenere dei risultati davvero incredibili, non lo sto dicendo perché lì vendo, lo dico perchè sono io la prima ad usarli, ho visto i miei risultati ed ora non potrei più farne a meno!!
Amo il mio lavoro proprio per questo!! Perché trasmetto alle persone l’importanza di prendersi cura di se stessi e migliorare la propria vita!!
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