22nd May, Tanneurs

Sharediary

What about everything we've been through in the last 5 months?

La mostra nasce dal desiderio di riflettere sulle nostre vite, di fermarci a pensare a cosa sono stati gli ultimi mesi, da gennaio a oggi, per noi studenti Erasmus in Francia.

Chiediamo a tutti: cosa vi è successo negli ultimi mesi? Avete pensato spesso a qualcosa? Vi è successo qualcosa che vi ha segnato? Quali sono stati i sentimenti, i pensieri più ricorrenti?

For the English version of the catalogue following the link below:

English version

Rule | People

Nancy

Primo disegno: "a message to everyone", "just follow it, don't ask why".
Secondo disegno: "everyone is strange here, of course nobody is normal", "you can choose to be one of them, except for the fish on the top. This is Andra, Andrea likes to eat fish".

Tout ce qui c’est passé

Emma

In questi giorni, tra abbracci e qualche lacrima, è difficile trovare le parole con cui salutarsi. L’opera riporta parole che suonano come consolazione, ma soprattutto come consapevolezza che quello che abbiamo vissuto in questi mesi non lo dimenticheremo mai.
La ripetitività del gesto prova a riempire ogni spazio e ogni istante, come a voler fermare il tempo, almeno per un po’.
Il risultato ricorda le lettere e i pensieri che ci siamo scambiati, che nella forma “scritta” ci aiutano a dire quello che sentiamo e che rimarranno nel tempo.

Se tutto è arte niente è arte

Davide

L'opera rappresenta una parte dell'Erasmus di Davide…il profumo di tabacco e la puzza di fumo, durante le serate a Place Plumerau e le pause sigaretta in biblioteca.
Il tutto accompagnato da una sana e constante polemica verso qualsiasi cosa, in questo caso contro l'arte, e a me che gli avevo detto "tutto può essere arte" per incoraggiarlo a fare qualcosa.
E in più ci mettiamo una referenza a Cattelan che non fa mai male.

Dentro-Fuori

Angelica, Fabiana, Serena + modelli Lorenzo e Paola

Una fotografia, per rappresentare lo spostamento, la transizione, il trasloco.

Nella stessa immagine, convivono gli elementi contrastanti che compongono l’esperienza dello spaesamento in un posto nuovo, ricco di ambizioni e di energia ma anche di insicurezze e compressione.
In un ambiente nudo, non ancora sottoposto all’appropriazione dell’individuo, gli unici elementi che emergono sono simboli essenziali e ambigui: un pezzo di pane, veicolo di condivisione e convivialità, giace spezzato in un angolo della fotografia, e una parte di esso brucia nella padella retrostante, ormai ridotta a mero fumo; un ramo di prezzemolo, pianta scelta per il suo sapore forte come rimando alla dimensione della vivacità e del piacere, si trova allo stesso modo spinto verso il lato, ormai vicino all’appassimento; una finestra aperta, coperta da un pesante velo nero, lascia entrare in un piccolo spiraglio una lama luce, mentre ne escono poco fumo, pochi pensieri.

Sullo stesso sfondo, comune non solo alla presente fotografia ma a tutta una serie, consultabile online, si collocano singolarmente alcuni personaggi: sono i ragazzi che conosciamo, e che hanno deciso di sottoporsi all’esperienza del distacco, dell’abitazione di un luogo estraneo e lontano.

Di fronte a un passo simile, le reazioni possono essere le più diverse, e abbiamo volute rappresentarle: dalla chiusura alla vittoria sui propri timori, la serie “Dentro-fuori” intende precisamente dimostrare che gli atteggiamenti differenti di ciascun individuo in Erasmus sono dovuti a un’esperienza di straniamento fondamentale. Un’esperienza che, in fondo, ci accomuna e ci unisce.
Ciascun individuo, benché circondato e proteso verso la comunità, vive in parte da solo questa esperienza, ed il suo modo di gestirla può essere anche nello stesso tempo contrastante, non univoco.

Speriamo con questo di aver reso un’immagine in cui ciascuno di noi si possa riconoscere, nella continua oscillazione tra reclusione in sé e apertura verso gli altri, tra Dentro e Fuori.

Finché la barca va lasciala andare

Andrea

Una volta immersi nel flow delle cose positive bisogna lasciare che accadono.
Il richiamo alla famosa canzone di Orietta Berti è evidente.

Ti auguro tempo di Elli Michler

Caterina e Viola

"Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita."

Qu'est-ce qu'un Erasmus ?

Carlos

Carlos si è chiesto cosa sia l'Erasmus facendo un calligramma...riesci a trovare la risposta?

Senza titolo

Élise

Due oggetti, due significati che si uniscono: un prezzo di pane sopra un libro aperto.

Il pane è quello che in questi mesi abbiamo mangiato nella mensa universitaria, esso rappresenta la condivisione. Secondo Élise "L'idea sarebbe poi che ognuno, passando, strappasse un pezzo di pane per riprodurre il gesto di condivisione, così come si sono condivisi tanti pranzi in mensa in questi mesi e anche tanti altri momenti fuori e dentro l' università."

Il libro rappresenta i momenti di studio, ma anche il motivo che ci ha portato fino a Tours. L'università ha unito i nostri percorsi di vita, ha fatto incontrare persone diversissime e ha fatto nascere bellissime amicizie.

L'università (libro) rappresenta ciò che ci ha unito, che è stato la base di ciò che rimane più importante: la condivisione, gli incontri, le esperienze (pane).

Relationships are flows of energy

Fabiana

In questi mesi ho pensato spesso alle relazioni e alle interazioni che scambio con altre persone, lontane, in Italia, e vicine, in Francia. Immagino l'energia che scorre tra noi come un flusso colorato che si sviluppa nello spazio.

Il primo disegno è stato fatto da me e dal mio ragazzo. Quando è venuto a Tours, abbiamo tracciato delle linee colorate su un foglio bianco, che mi ricordano quanto i legami possono essere forti anche con le persone lontane.

Il secondo disegno rappresenta me e mia nonna Angelica, che è morta a febbraio. La mia famiglia era lontana e ho trovato consolazione nel ricordare a me stessa, attraverso il disegno, che siamo energia, che non importa la distanza o l'assenza di qualcuno quando si ha quella persona nel cuore.

Quiete

Giordana

Questa è una frase che ha seguito Giordana durante questi mesi di Erasmus, un mantra che ha guidato le sue esperienze e il modo in cui le ha vissute.

Parvenza

Giovanni

Giovanni la spiega dicendo "Gira tutto intorno a questo concetto".
Noi ci vediamo sicuramente l'influenza di Fontana e del video YouTube "The Pills - Il Dubbio".

Io sono un artista, non un filosofo

Mario

Mario ha pensato: "cosa è l'arte?"
Mario si è risposto esponendo uno sturalavandini al contrario: l'artista è chi prende oggetti dal reale e li rende inutili, l'arte è ciò che è tolto dall'utile. Un po' alla Duchamp...

E allora noi ci domandiamo cosa possa voler dire uno sturalavandini al contrario…

Secondo me lo sturalavandini può rappresentare un momento di difficoltà (quando ti si allaga il bagno per esempio) ma allo stesso tempo un momento in cui diventi indipendente per risolvere il problema. L'Erasmus in fin dei conti è anche questo, essere lontani da casa e imparare ad arrangiarsi in tutto, o quasi…

Secondo Emma infatti è nelle difficoltà che ci avviciniamo all'altro. Stiamo vivendo le stesse esperienze, e tante volte gli stessi problemi. In questi mesi abbiamo scoperto mille risorse nelle persone che ci circondavano.
Ad esempio lo stesso sturalavandini è stato prestato ad Angelica appena dopo che Mario lo avevo comprato.

Secondo voi che vuol dire uno sturalavandini al contrario?

Fun fact: è stato rubato qualche giorno dopo l'esposizione, speriamo possa tornare utile a chiunque lo abbia preso...

El mundo iluminando y yo despierta

Miryam

Miryam ha disegnato la vista dalla camera di Carlos. In questi mesi credo di averla più vista in quella camera che nella sua.
In alto "El mundo illuminando y yo dspierta", l'ultimo verso della poesia "Primero Sueño" di Sor Juana Inés de la Cruz. La trovi nel link.

Forever together

Paula

Foto di una scritta sulla spiaggia...
Il fatto che sia stato scritto sulla sabbia, vicino alle onde del mare che presto la cancelleranno, rappresenta quanto l'Erasmus sia un periodo breve della nostra vita.
Noi cerchiamo di resistere all'effimero di questa esperienza vivendo intensamente ogni momento, legandoci profondamente con le persone che incontriamo e creando ricordi indelebili, che ha volte fotografiamo, come è stato fatto nel caso di questa scritta sulla sabbia.

The Babel's tower

Pierre

La leggenda della torre di Babele racconta perché parliamo lingue diverse: gli uomini volevano costruire un'alta torre che arrivasse a toccare il cielo, ma la loro ambizione fu punita da Dio che diede loro lingue diverse in modo che non potessero comprendersi.

In Erasmus si incontrano persone da tutto il mondo e la magia avviene quando scopriamo di poter sempre a trovare un modo per comunicare tra di noi, non importano le nostre differenze.

Pulizia

Rosalia

Abbiamo incluso tra le opere anche l'avviso della signora delle pulizie, giusto per ricordarci che tutto è arte.

Elettricità ACDC

Unknown

Si tratta semplicemente di un cartello di pericolo appeso su una delle pareti della cucina comune che abbiamo integrato alle opere dell'esposizione. È bello come faccia sorridere chiunque entri in cucina, come ognuno si chieda chi ci abbia scritto sopra AC DC.
Ci ricorda che questi sono luoghi vissuti da qualcuno che non conosciamo. Che sono luoghi di passaggio nei quali difficilmente lasceremo una traccia visibile, sicuramente però avverrà il contrario: i luoghi stanno tracciando segni indelebili nella nostra memoria.

Non c'è arte senza artista

Yaiza

Il disegno è la riproduzione di una foto scattata al "Puits c'est tout", il bar più frequento durante l'Erasmus...
Yaiza lo descrive dicendo "l'essenziale è invisibile dalla fotocamera". Nella foto ci sono Fabiana e Yaiza.

OH HEY, FOR BEST VIEWING, YOU'LL NEED TO TURN YOUR PHONE