Una fotografia, per rappresentare lo spostamento, la transizione, il trasloco.
Nella stessa immagine, convivono gli elementi contrastanti che compongono l’esperienza dello spaesamento in un posto nuovo, ricco di ambizioni e di energia ma anche di insicurezze e compressione.
In un ambiente nudo, non ancora sottoposto all’appropriazione dell’individuo, gli unici elementi che emergono sono simboli essenziali e ambigui: un pezzo di pane, veicolo di condivisione e convivialità, giace spezzato in un angolo della fotografia, e una parte di esso brucia nella padella retrostante, ormai ridotta a mero fumo; un ramo di prezzemolo, pianta scelta per il suo sapore forte come rimando alla dimensione della vivacità e del piacere, si trova allo stesso modo spinto verso il lato, ormai vicino all’appassimento; una finestra aperta, coperta da un pesante velo nero, lascia entrare in un piccolo spiraglio una lama luce, mentre ne escono poco fumo, pochi pensieri.
Sullo stesso sfondo, comune non solo alla presente fotografia ma a tutta una serie, consultabile online, si collocano singolarmente alcuni personaggi: sono i ragazzi che conosciamo, e che hanno deciso di sottoporsi all’esperienza del distacco, dell’abitazione di un luogo estraneo e lontano.
Di fronte a un passo simile, le reazioni possono essere le più diverse, e abbiamo volute rappresentarle: dalla chiusura alla vittoria sui propri timori, la serie “Dentro-fuori” intende precisamente dimostrare che gli atteggiamenti differenti di ciascun individuo in Erasmus sono dovuti a un’esperienza di straniamento fondamentale. Un’esperienza che, in fondo, ci accomuna e ci unisce.
Ciascun individuo, benché circondato e proteso verso la comunità, vive in parte da solo questa esperienza, ed il suo modo di gestirla può essere anche nello stesso tempo contrastante, non univoco.
Speriamo con questo di aver reso un’immagine in cui ciascuno di noi si possa riconoscere, nella continua oscillazione tra reclusione in sé e apertura verso gli altri, tra Dentro e Fuori.